Quali sono i Paesi esteri migliori in cui andare a studiare
Per chi ha intenzione di trascorrere un periodo di studio lontano dall’Italia le opzioni a disposizione non mancano: scopriamo le più interessanti.
Spagna, Germania, Inghilterra, Stati Uniti. Sono questi i Paesi a cui si pensa di solito quando si progetta di andare a studiare all’estero. Ma ampliando un po’ lo sguardo, ci si può rendere conto che le destinazioni tra cui scegliere sono potenzialmente molte di più, e tante di queste sono – per così dire – insospettabili. Basti pensare a Singapore, un Paese piccolo per dimensioni ma che vanta una notevole stabilità politica e soprattutto condizioni economiche decisamente positive. La forza lavoro qualificata è uno dei punti di forza di Singapore, che proprio per questo motivo beneficia di un sacco di investimenti stranieri. Qui, inoltre, le infrastrutture sono ben sviluppate, le aliquote fiscali sono basse e la corruzione è a livelli minimi. Gli studenti che puntano su Singapore sanno di poter contare su un gran numero di occasioni professionali.
Perché andare a studiare in Cina
Anche la Cina merita di essere presa in considerazione come meta per un soggiorno di studio. La sua cultura, intrisa di tradizione ma proiettata al futuro, può essere uno stimolo interessante per i più giovani. Non è un caso che Shanghai e Pechino siano state annoverate nella lista delle città studentesche migliori al mondo, grazie agli atenei universitari che qui hanno sede. Si parla di circa 400mila studenti stranieri distribuiti in tutto il Paese, e d’altra parte la Cina si caratterizza per un sistema educativo tra i più imponenti a livello globale.
Le altre destinazioni in Asia
Ma ci sono anche altri Paesi in Asia che possono costituire un prezioso punto di riferimento per gli studenti. Per esempio l’Indonesia, che ha il pregio del costo della vita basso. Si tratta, per altro, di un Paese multiculturale, con centinaia di etnie differenti che si esprimono in lingue diverse. Non è molto lontana la Malesia, dove hanno sede campus internazionali di università di tutto il mondo, tra cui quella inglese di Nottingham. Anche in questo caso la componente economica è senza dubbio un fattore positivo: non solo sono basse le spese di iscrizione all’università, ma più in generale il soggiorno in questo Paese sarà poco dispendioso. Infine, sempre in Asia ecco la Corea del Sud, che vanta tre atenei di livello mondiale quali la Yonsei, l’Università della Corea e l’Università Nazionale di Seoul. Il Paese vanta una reputazione eccellente, e qui si trova anche l’Istituto superiore di scienza e tecnologia.
Studiare in Africa: un rischio o un vantaggio?
Non è frequente che i Paesi africani vengano presi in considerazione dai ragazzi che sono in procinto di andare a studiare all’estero: ma questo è un errore a cui è bene rimediare. E non c’è bisogno di allontanarsi chissà quanto da casa: l’Egitto è una meta eccellente da questo punto di vista, non solo per chi studia storia o archeologia. Decisamente più distante, ma comunque attraente in una prospettiva accademica, è il Sudafrica, Paese che mette a disposizione numerose scuole tra college e università. Sono più di 5mila, per esempio, gli studenti americani che hanno deciso di venire qui, e tra i corsi di studio più apprezzati ci sono quelli che hanno a che fare con il mondo della sanità e con le scienze politiche. Il Senegal, poi, è un Paese ricco di scuole private e di atenei di chiara fama, tra i quali il Thies. Dal punto di vista dell’istruzione superiore il Senegal è uno degli Stati africani più all’avanguardia.
Le altre opzioni
Ma non è tutto, perché questo giro attorno al mondo prosegue con il Messico, che vanta un sistema di istruzione superiore basato su un modello non molto diverso da quello degli atenei europei, e il Cile, apprezzato per le sue università e per le sue infrastrutture ben sviluppate. Santiago, la capitale, è stata inserita tra le prime 50 città nella graduatoria del QS Best Student Cities. In Cile il costo della vita è relativamente basso, anche se stiamo parlando di un Paese più costoso rispetto agli altri del Sud America, e anche per le tasse universitarie non ci si deve aspettare cifre troppo elevate.
La traduzione giurata del titolo di studio
Nel caso in cui si abbia intenzione di andare a studiare all’estero, è necessario provvedere alla traduzione giurata delle pagelle pregresse e del titolo di studio di cui si è in possesso. Che si tratti di un certificato di laurea o di un diploma di maturità, la traduzione asseverata del titolo serve per conferirgli una certificazione che abbia anche valore legale. I documenti cartacei così tradotti sono ufficiali, e volendo possono essere utilizzati anche per l’iscrizione a un albo professionale all’estero. Si parla di traduzione giurata perché il traduttore presta un giuramento in tribunale o con un notaio a proposito della correttezza del proprio operato.