A Spasso per Bologna, tra patrimoni Unesco e creatività

Bologna è una città ideale in cui vivere e mettere radici. D’altronde ha tutto ciò che si può desiderare: un centro storico vivibile e a misura d’uomo, un aeroporto internazionale collegato con il mondo, industrie e aziende d’eccellenza mondiale, un’università che attrae migliaia di studenti, una storia secolare, una vibrante scena culturale e un’offerta gastronomica di primo livello, famosa in tutto il mondo.

Ecco perchè sempre più persone scelgono di vivere a Bologna: lavoratori con tutta la famiglia o “semplici” studenti universitari fuori sede, che decidono di trascorrere gli anni dello studio nel capoluogo emiliano, attratti dall’abbondanza di corsi di laurea ma anche dalle numerose possibilità per trovare una casa in affitto: Bologna infatti è nota per essere una città alla portata di tutte le tasche, poichè l’offerta di posti letto è ampia e variegata.

Bologna patrimonio UNESCO

Il 28 luglio 2021, l’UNESCO ha inserito i portici di Bologna nell’elenco dei patrimoni dell’umanità. Il comitato del patrimonio mondiale si è riunito infatti a Fuzhou, in Cina, e ha dichiarato che il capoluogo emiliano merita a pieno titolo l’inclusione della lista. Con questo sono 58 i patrimoni UNESCO in Italia, e ciò porta il nostro paese in testa alla classifica mondiale per numero di siti protetti.

I portici, che oggi corrono per ben 62 chilometri in gran parte delle strade del centro storico, sono un vero e proprio simbolo della città, una particolare forma di spazio pubblico e privato, costruiti a partire dal 1288 grazie agli statuti comunali, e ingranditi e ampliati nel corso dei secoli fino ai giorni nostri.

Il comitato di Fuzhou ha premiato i portici di Bologna dopo averne compreso le valenze come modello di amministrazione civica e socialità, un vero e proprio esempio e ispirazione per numerose altre città d’Europa. Link

Per il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il riconoscimento dev’essere “non soltanto un punto d’arrivo, ma una tappa per una nuova valorizzazione del patrimonio culturale regionale, tra cui il completamento del restauro degli stessi portici.” La Regione ha infatti partecipato attivamente ai lavori della cabina di regia istituita dal Comune, per presentare il dossier di candidatura dei portici all’UNESCO per inserirli nella lista dei patrimoni dell’umanità.

Bologna Città Creativa per la Musica

Per quanto riguarda la cultura, Bologna non è seconda a nessuno. L’UNESCO nel 2006 l’ha nominata Città Creativa per la Musica, poichè è qui che si svolgono numerosi festival internazionali, stagioni di musica classica e programmi di musica jazz. Tra gli obiettivi della nomina, c’è quello di rilanciare le industrie culturali e creative, sviluppare azioni specifiche per sostenere la musica e i progetti artistici di rilevanza internazionale, e promuovere gli scambi culturali tra le altre Città della Musica, di cui l’unica italiana è Pesaro, mentre le altre sono Siviglia, Glasgow, Gent, Bogotà e Brazzaville.

Altri siti UNESCO nei dintorni di Bologna

Sembra che l’area metropolitana di Bologna sia davvero amata dall’UNESCO; l’ente ha infatti dichiarato Patrimonio messaggero di una cultura di pace a favore dei giovani la chiusa di Casalecchio nel dicembre 2010, situata nel comune di casalecchio di Reno. La chiusa ha origine medievale, ed è un’opera idraulica di enorme rilievo, poichè in quel periodo fu la principale fornitrice di acqua alla città, necessaria ai filatoi da seta che erano il cardine dell’economia bolognese.

Anche l’abbazia di Santa Cecilia della Croara, a San Lazzaro di Savena, ha ricevuto lo stesso riconoscimento. Parte di un antico convento, oggi si arriva all’abbazia per ammirare uno splendido panorama su Bologna e sulla pianura. Oggi all’interno degli ambienti rimangono solo poche opere d’arte, ma si può visitare la chiesa, il chiostro, l’ex convento e il campanile.