Diarrea, disturbo sgradevole: come ritrovare il benessere intestinale?

Non è proprio simpatico parlare di diarrea, ma è un disturbo più frequente di quanto pensiamo. Alcuni di noi non ne soffrono di frequente, ma solo in alcune situazioni (gastroenterite, infezioni di tipo batterico), mentre altre persone hanno un intestino “ballerino”, e alternano periodi di difficoltà a evacuare (stitichezza) a periodi di emissioni fecali troppo frequenti e abbondanti. Vediamo come provvedere a ritrovare il naturale benessere del tratto gastroenterico con i fermenti vivi probiotici della linea Yovis e alcuni consigli mirati.

Quale alimentazione seguire se si soffre di diarrea?

Le scelte in fatto di alimentazione quando soffriamo di diarrea possono contribuire a ristabilire la situazione fisiologica:

Scegliere cibi che non peggiorino la situazione dell’intestino, possiamo consumare tranquillamente riso in bianco, banane, patate lessate, carote cotte (a lesso, al vapore), finocchi, pesci e carni leggeri, pane ben cotto, alimenti secchi come cracker.

Non esageriamo con le fibre (senza però eliminarle)

Le fibre alimentari sono fondamentali in una dieta equilibrata e completa, poiché favoriscono il normale transito intestinale. Tuttavia, se c’è diarrea, evitiamo scorpacciate di frutta o grandi quantità di legumi o grano integrale: senza bisogno di eliminare le fibre, riduciamone il consumo fino a quando ci saremo ripresi.

Idratazione. Per rimpinguare i liquidi persi con le evacuazioni frequenti, è consigliabile bere piccole sorsate di acqua non fredda, camomilla, tè deteinato.

Non mangiamo alimenti che possono avere un effetto irritante e lassativo

Sospendiamo quindi temporaneamente l’assunzione di alcolici, caffè, alcool, cibi molto zuccherini, spezie piccanti.

Come riconoscere quando si ha la diarrea?

La diarrea si manifesta con l’impellente necessità di recarsi al bagno ed è caratterizzata da abbondanti e frequenti emissioni fecali poco formate o liquide. In particolare, facciamo caso a due aspetti:

  • Le evacuazioni sono tre o più al giorno;
  • La quantità o qualità delle evacuazioni è alterata.

La diarrea è un sintomo detto “aspecifico”, che accomuna più patologie, soprattutto di tipo gastrointestinale, ma riguarda anche situazioni non patologiche, come per esempio intolleranze a lattosio e al glutine, situazioni o periodi stressanti, ciclo mestruale. La diarrea non compare mai da sola, ma si manifesta con altre condizioni:

  • Dolore addominale,
  • Stanchezza, spossatezza,
  • Malessere generale.

Le cause predisponenti possono essere svariate. Eccone alcune:

Infezioni di tipo batterico o virale

Se ci è capitato di fare un viaggio in un paese con scarse condizioni igieniche, attenzione all’acqua del rubinetto o a frutta e verdura crude: sconsigliato! Infatti, batteri contenuti in cibi manipolati e non adeguatamente puliti o nell’acqua non potabile potrebbero danneggiare l’intestino.

Intolleranze ad alcune sostanze

Lattosio e glutine danno problemi a molte persone, e la diarrea è una reazione caratteristica.

Effetti collaterali di alcuni medicinali

La diarrea è un effetto tipico dell’antibiotico, che uccide i batteri cattivi, ma purtroppo anche quelli buoni dell’intestino, indebolendo e depauperando la microflora.

Alcune malattie tipiche del tratto enterico

Alcune patologie, come ad esempio malattia di Crohn, colite ulcerosa, malattia celiaca causano spesso diarrea e dolore all’addome.

Irritabilità del tratto intestinale

Si tratta di una condizione che si manifesta a periodi alterni. In questo caso, l’intestino può essere soggetto a stitichezza, diarrea, a entrambe. Periodi particolarmente stressanti, stile di vita irregolare o ciclo mestruale possono acuire questa condizione.

Dismicrobismo e feci abbondanti e liquide

Nel tratto dell’intestino vivono tantissimi microrganismi con differenti caratteristiche: alcuni sono positivi o benefici, altri hanno un potenziale dannoso. Questo folto insieme è detto “microflora” dell’intestino. Finché tutti questi microrganismi sono equilibrati tra di loro, la salute del tratto enterico non è compromessa. Diversamente, si parla di dismicrobismo/disbiosi.

Un altro aspetto importante da considerare è che questa “foresta” o flora di microrganismi è diversa in ogni persona poiché risultato di differenti combinazioni di elementi e fattori, dalla provenienza geografica al sesso. Dunque, questo ecosistema di batteri o flora dell’intestino è un tratto distintivo e di riconoscimento in ognuno di noi, ci definisce come individui unici, pur partendo da un nucleo di più di cinquanta specie batteriche uguali.

Per l’organismo e il proprio equilibrio, questa complessa flora enterica equilibrata esercita non poche funzioni indispensabili, semplifichiamo in questo elenco:

  • Rafforza le difese immunitarie poiché stimola la risposta immunitaria;
  • Si comporta come un vero e proprio sistema difensivo, una barriera naturale contro patogeni e infezioni;
  • Presiede alla normale funzionalità dell’intestino;
  • Contribuisce a rendere attive alcune funzioni del metabolismo importanti per la salute;
  • Assimila sostanze come ad esempio i sali minerali nutritivi o altri nutrienti di fondamentale importanza.

Quando l’intestino è scombussolato per differenti motivi, può essere utile prendere fermenti lattici con azione probiotica. Si tratta di batteri ad azione positiva, vivi, vitali e capaci di ripristinare la microflora enterica che potrebbe essere alterata, e che riveste un ruolo di primaria importanza sulla barriera protettiva dell’intestino e sulle difese immunitarie. È dunque importante assumere per via orale prodotti che contengano adeguate quantità di fermenti lattici di differenti varietà (multigenere, multispecie e diversi ceppi) perché la loro azione sinergica abbia maggiori possibilità di ripopolare l’intestino e integrare i batteri che mancano.