I luoghi più silenziosi del mondo

Inquinamento acustico, traffico, clacson, rumori industriali, folle strepitanti e urla di bambini. Il rumore in tutte le salse, soprattutto per chi ne è costantemente esposto può davvero essere una grandissima noia insopportabile. Non solo, i danni da esposizione al rumore, siano essi quelli direttamente legati all’udito e in generale quelli fisici, ma anche quelli psicologici e da stress si fanno tanto più intensi quanto più intensa e lunga è la durata dell’esposizione. Staccare la spina ogni tanto, liberarsi dal caos, e trovare ristoro in un luogo rilassante, può servire a ricaricare la batteria, a resettare lo stress che qualche decibel di troppo è in grado di accumulare. Per chi pensa di aver veramente bisogno di una pausa del genere ecco di seguito una breve guida in cui vengono descritti i luoghi ideali in cui trovare rifugio.

Gobi Desert

Ci troviamo in mongolia, in un luogo geograficamente e culturalmente molto lontano da tutto ciò che concerne l’occidente. Trattasi di uno dei deserti più estesi d’oriente. Kilometri e kilometri di sabbia ci separano dal traffico urbano. Migliaia di dune di dimensioni variabili si ergono come muri che ci tengono al sicuro dai clacson e dal vociare di una folla in sussulto, frenetica nel suo precipitarsi al lavoro. Certo il clima non sarà dei più accoglienti, e l’offerta in termini di cose da fare non è tra le più varie, ma di una cosa si può esser certi: qui non ci sarà nessuno a disturbare la quiete del silenzio.

Cape Cod

Il Massachusetts è una penisola come l’Italia. Come l’Italia è quindi bagnata dal mare, sebbene si tratti di un oceano. Ma a differenza della stragrande maggioranza delle spiagge nostrana, queste hanno una cosa in più: il silenzio. I turisti ci sono e come, ma le grandissime dimensioni di questi litorali garantiscono a chiunque decida di trascorrervi le vacanze una soddisfacente dose di silenzio con cui rigenerarsi. Noleggiate la vostra piccola imbarcazione e perdetevi tra le onde per sperimentare un po’ di pesca. Scoprite la magia e la poesia del veleggiare. Insomma lasciatevi cullare dalle onde, perdetevi tra i suoni del mare e tenete a mente una sola parola d’ordine: il relax.

Parco nazionale dei vulcani

Senza nulla togliere alle nostre Sicilia e Sardegna, ci sarà un motivo se le Hawaii sono tra le mete turistiche più gettonate. Si tratta di veri e propri paradisi naturali. Luoghi quasi di fantasia dove chiunque almeno una volta nella vita ha sognato di fuggire per sempre, iniziare una nuova vita, a bordo mare, con un chiosco di proprietà nuovo di zecca, cibandosi di frutta appena raccolta e tuffandosi nel blu più profondo dell’oceano pacifico. Luogo protetto dall’UNESCO è riuscito a rimanere inviolato nonostante il forte exploit turistico a cui è stato sottoposto, merito la forte presenza della natura, contro la quale, e contro il silenzio della quale, l’uomo non ha potuto vincere in nessun modo.

Grand Canyon

Ci troviamo in Arizona, in uno dei luoghi più affascinanti, più rappresentati sia narrativamente che cinematograficamente, e più ambiti come meta turistica per ogni genere di vacanza, sia essa di stampo avventuriero o, come probabilmente sarebbe nel nostro caso, destinata al relax. Tra queste rocce selvagge il suono si perde fino a scomparire, garantendo un livello di silenzio difficilmente sperimentabile altrove. Provare per credere.

Orfield Labs

Per quanto ci rammarichi ammetterlo, in cima alla classifica non si trova stavolta una creazione della natura, ma un qualcosa appositamente progettato dall’uomo. La camera anecoica degli Orfield Labs di Minneapolis infatti è una stanza ideata e realizzata con un solo obiettivo: quello di essere priva di suoni. Talmente silenziosa che una volta al suo interno saremmo in grado di sentire il suono del sangue che scorre all’interno delle nostre vene. Talmente a prova di suono che potrebbe distinguere con chiarezza il rumore altrimenti impercettibile dei passi di una formica. Talmente lontana dalla normalità degli ambienti in cui siamo abituati a vivere che si dice che non sia possibile restarci per più di mezz’ora senza impazzire completamente. Sarà vero? Lasciamo ai più coraggiosi, ai più curiosi, o semplicemente ai più esausti di rumore, l’onore di scoprirlo.