Nuove professioni: come diventare un meccatronico

Dal 2018, le figure di meccanico ed elettrauto non esistono più. Sono state accorpate dalla nuova figura del meccatronico introdotta dalla legge 224/2012. Questa legge, entrata in vigore il 5 gennaio 2013, ha spinto meccanici ed elettrauto a chiedersi: “come diventare un meccatronico?“. Rispondiamo alla domanda in questa guida.

La legge 224/2012 “Modifica alla disciplina dell’attività di autoriparazione” ha distinto tre differenti attività: meccatronica, gommista e carrozzeria. Ha anche fissato un termine di 5 anni dall’entrata in vigore (dunque, entro il 5 gennaio 2018) per diventare meccatronico.

Ha definito i requisiti tecnico-professionali obbligatori per svolgere questa professione. Senza tali requisiti il semplice elettrauto o il meccanico è costretto a chiudere l’attività.

Per via delle continue innovazioni tecnologiche anche in campo automobilistico, può operare soltanto il meccatronico (o perito in meccatronica). Si tratta di un ‘tre in uno’ impegnato a lavorare con apparecchi elettronici, sistemi meccanici e software informatici.

Le mansioni del meccatronico

Abbiamo chiesto a Paolo e Marco Cassotti, entrambi meccatronici nella loro autofficina a Trezzo sull’Adda in provincia di Milano, quali sono le mansioni svolte da questa figura professionale. Il meccatronico è in grado di gestire autonomamente la riparazione e manutenzione di qualsiasi tipo di veicolo.

Le sue mansioni sono:

  • riparazioni elettriche ed elettroniche;
  • sostituzione di elementi meccanici e del motore;
  • montaggio/smontaggio di pezzi di un veicolo;
  • revisione di una vettura;
  • valutazione dei danni riferiti alla carrozzeria;
  • tagliando;

Come diventare un meccatronico: titoli di studio e formazione necessaria

Elettronica, informatica e meccanica: sono queste le tre discipline associate al meccatronico.

Per avere la possibilità di lavorare, il meccatronico (che sia dipendente o titolare di un’officina di autoriparazioni) deve possedere determinati titoli di studio:

  • laurea specifica in ingegneria;
  • diploma IPSIA o ITIS (orientamento auto) con 5 anni di studio;
  • qualifica professionale rilasciata a seguito di un corso di formazione della durata di 500 ore.

C’è una richiesta altissima sul mercato di tecnici meccatronici anche a causa dell’assenza di molte figure specializzate in questo campo.

Un’officina che intende iniziare o proseguire la sua attività deve nominare un meccatronico come responsabile tecnico. E’ uno step essenziale. Di regola, oltretutto, il responsabile tecnico può operare per non più di un’officina.

Riferendoci sempre al ruolo di responsabile tecnico, la Camera di Commercio potrebbe non accontentarsi del titolo di studio e della formazione. Può richiedere espressamente l’esperienza lavorativa documentabile escludendo autocertificazioni e certificazioni di precedenti datori di lavoro.

 I tre casi previsti dalla legge 224/2012

L’art. 3 della legge 224/2012 ha previsto che:

– le imprese iscritte nel registro o albo delle imprese e abilitate alle attività di meccanico/elettrauto in data 5 gennaio 2018 potevano ottenere l’abilitazione per svolgere l’attività di meccatronica;

– le imprese iscritte nel registro o albo delle imprese che, nella stessa data, erano abilitate soltanto ad una delle due attività dovevano incaricare futuri responsabili tecnici di frequentare un corso professionale di 40 ore per ottenere l’abilitazione professionale non posseduta;

– chi, in data 5 gennaio 2013, aveva compiuto i 55 anni di età era esonerato dalla frequentazione di un corso di formazione perché prossimo alla pensione.

Come diventare un meccatronico in termini di esperienza

Sono almeno 3 i modi per maturare l’esperienza lavorativa in qualità di meccatronico delle autoriparazioni:

– operaio qualificato dipendente di imprese abilitate per almeno 3 anni consecutivi (senza richiesta di titoli di studio);

– operaio qualificato per almeno un anno consecutivo + diploma di scuola superiore o corso regionale con rilascio di un attestato;

– ex titolare o socio di aziende operanti nell’ambito dell’autoriparazione prima del 14/12(1994 per un anno continuativo.