Revisione auto: tutto quello che volevi sapere

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Mai dimenticarsi della revisione dell’auto: un’incombenza a cui è bene provvedere sia per evitare di andare incontro a multe evitabili, sia per essere certi di circolare in condizioni di massima sicurezza, senza rischiare di mettere a repentaglio la propria e l’altrui incolumità. Ma quali sono le scadenze che devono essere rispettate in tal senso? Ce lo spiega l’autofficina di Udine Autronica. La prima revisione deve essere eseguita a 4 anni di distanza dalla prima immatricolazione, nel mese in cui la carta di circolazione è stata rilasciata. In seguito i controlli vanno effettuati una volta ogni due anni, sempre nel mese dell’ultima revisione. Tali regole non valgono solo per le auto, per i caravan e per i veicoli commerciali di massa inferiore alle 3.5 tonnellate, ma anche per le moto e per i ciclomotori.

La cadenza delle revisioni deve essere annuale, invece, nel caso degli autobus, delle auto adibite al noleggio con conducente, dei taxi, delle ambulanze e dei veicoli commerciali con peso superiore alle 3.5 tonnellate. Per quel che concerne i veicoli storici o da collezione, la revisione è prevista una volta ogni due anni: quelli che sono stati immatricolati prima del 1960 vanno portati negli uffici della Motorizzazione Civile, mentre per gli altri ci si può rivolgere senza problemi alle officine private.

Ovviamente è bene che si tratti di autofficine con servizio revisione e di centri revisione autorizzati. A volte può essere proprio la Motorizzazione Civile a disporre la revisione del mezzo, per esempio nel caso in cui vi siano delle perplessità a proposito della conformità ai requisiti per la circolazione, su segnalazione degli organi a cui è delegato il controllo stradale. In concomitanza con la revisione è obbligatorio anche il controllo del gas di scarico, che in seguito all’entrata in vigore del Decreto Liberalizzazioni di Monti non prevede più una cadenza annuale.

Ciò vuol dire che il controllo in questione deve essere eseguito per le vetture nuove dopo quattro anni, in occasione della prima revisione, e poi una volta ogni due anni. Nel caso in cui non vengano effettuate le verifiche previste, il rischio è di incappare in sanzioni pesanti. A partire dal 2016, inoltre, è entrato in vigore l’obbligo del collaudo con video-sorveglianza. In pratica questo sistema ha lo scopo di garantire che le revisioni vengano effettuate in maniera imparziale e corretta, sia nei centri della Motorizzazione Civile che nelle officine autorizzate. Chi circola senza revisione può essere scoperto non solo in occasione dei tradizionali controlli, ma anche tramite il Tutor e gli autovelox.

Oltre che della revisione, ci si deve preoccupare anche del tagliando auto: chi si interroga sulla cadenza da rispettare da questo punto di vista deve sapere che sulle vetture nuove si accende una spia luminosa nel momento in cui occorre provvedere al tagliando. Chi ha a che fare con veicoli meno recenti, in ogni caso, non deve fare altro che rispettare le indicazioni contenute nel libretto d’uso. A seconda del modello, infatti, la frequenza può cambiare, in funzione del tipo di motore del veicolo e della sua alimentazione. Comunque la media è di una volta ogni 20mila chilometri.